Ragazzi, dovete perdonarmi per il ritardo. Il fatto è che
ho perso si è reso irreperibile il foglio con gli appunti presi da Lara e
non mi ricordo più niente faccio fatica a raccogliere le fila del discorso che avevamo fatto su Memorie di Adriano. Provo a riassumere velocemente, riservandomi di scrivere qualcosa di decente nei prossimi giorni.
Il romanzo della Yourcenar ha raccolto impressioni contrastanti: mi è parso di capire che a Loris è piaciuto tantissimo (come a me!), Lara l'ha trovato degno di approfondimenti (tanto che ci ha fornito interessanti spiegazioni sui titoli dei capitoli), mentre invece Massimiliano un po' un "vorìa ma no posso" per quanto riguarda la prima parte, quella più densa di riflessioni filosofiche. E in qualità di filosofo del gruppo ci ha aperto interessanti ambiti di discussione. Secondo Daniela la scrittura della Yourcenar è fin troppo complessa, e non rende scorrevole la lettura. In effetti, non è esattamente un romanzo da leggere alla sera dopo otto ore di lavoro...
Non appena
ritrovo il foglio degli appunti il foglio degli appunti si degnerà di ritornare a mia completa disposizione, prometto di trascrivere tutte le interessanti osservazioni che sono state fatte. Nel frattempo scrivo quello che ho pensato io del romanzo: mi è piaciuto tantissimo e l'ho letto praticamente due volte. Non ho sufficienti basi filosofiche per dire che la prima parte è in realtà un po' stentata, come faceva notare Massimiliano, e anzi, io l'ho trovata impegnativa, soprattutto per la mole di concetti e problematiche che l'autrice fa passare al setaccio da Adriano. Poi l'imperatore passa a ricordare la sua vita, dai suoi esordi fino alla fine, e davvero ho trovato il racconto carico di suggestioni e di spunti per la riflessione. Mi ha colpito il fatto che avere un giovane amante fosse quasi uno status symbol piuttosto che un fattore di discriminazione (ma anche qui il nostro filosofo ci spiega che all'epoca "l'amore" era considerato una via per raggiungere la conoscenza, indipendentemente dal destinatario - e se Massimiliano ha tempo magari ci specifica meglio nei commenti...), ma soprattutto mi ha colpito l'abilità dell'autrice nell'annullarsi per far parlare solo ed esclusivamente il protagonista, una figura che non conoscevo e che mi resterà sicuramente impressa nella mente (anche qui però occorre specificare due cose: Massimiliano ci fa notare che alcuni concetti filosofici - come quello dell'anima distinta dal corpo - sono posteriori all'epoca di Adriano perchè tipici del pensiero cristiano, e quindi probabilmente l'autrice ci ha messo del suo, mentre Lara fa notare che la suddivisione dei capitoli e soprattutto i titoli sono probabilmente uno spazio che l'autrice si è riservata per far sentire, molto flebile, la propria voce: infatti, perchè Adriano avrebbe dovuto suddividere le sue memorie in capitoli con tanto di titolo??). Anche la parte dei Taccuini è molto interessante, spiega meglio un romanzo che di certo facile non è, e fa luce anche sulle difficoltà e incertezze dell'autrice nella stesura della sua opera.
Per adesso mi fermo qui, aggiungerò qualcosa nei prossimi giorni. Se nel frattempo volete aggiungere le vostre impressioni nei commenti, siate i benvenuti!
Il libro scelto dal gran giurì per il prossimo mese è
La ragazza delle Arance
Jostein Gaarder
La trama in breve: Georg Røed ha quindici anni e conduce una vita tranquilla, come la maggior parte dei suoi coetanei. Ma un giorno trova una lettera che suo padre gli aveva scritto prima di morire e che aveva poi nascosto, affinché il figlio la potesse trovare una volta grande. In questa lettera il padre, Jan Olav, racconta la storia della "ragazza delle arance", una giovane con un sacchetto di arance incontrata un giorno per caso su un tram di Oslo e subito persa. Per Jan è un colpo di fulmine. Georg si appassiona a questo racconto, che si accorge riguardarlo molto da vicino e che pian piano gli svela ciò che è accaduto prima della sua nascita; un racconto attraverso il quale la voce del padre lo raggiunge da lontano facendolo riflettere sul senso della vita.
Prossimo incontro
Mercoledì 4 Aprile
ore 21 presso Arcipelago Progetti
via Borromini 21, Mira
Tutte le volte in cui in un romanzo i capitoli sono provvisti di titoli anziché essere semplicemente identificati da numeri progressivi, la mia attenzione viene immediatamente catalizzata da essi. Se nel giornalismo il titolo è la sintesi attraverso cui vengono presentate le notizie contenute in un articolo, in tipografia esso indica l'argomento trattato in un libro o capitolo. All'interno di un romanzo, con la sua posizione di spicco, così evidente e privilegiata, la parola o breve frase che costituiscono il titolo sono sicuramente un mezzo efficacissimo per la trasmissione di messaggi, elemento chiave per sviscerare i contenuti e i significati del capitolo che introducono. In particolare, i titoli dei capitoli in Memorie di Adriano hanno attratto ulteriormente la mia attenzione per il fatto di essere presentati in latino, accorgimento formale che a mio avviso accresce strumentalmente il richiamo dell'attenzione del lettore sui titoli stessi. La loro presenza inoltre risulta quantomai inattesa in un testo in cui il protagonista racconta se stesso in prima persona. Nei taccuini di appunti l'autrice dichiara di essersi adoperata per obliterare se stessa dal romanzo, per annullare quanto più possibile la presenza di un narratore estraneo, cercando di porre in comunicazione diretta Adriano e il lettore. La voce di Yourcenar invece a mio modo di vedere emerge proprio nei titoli ai capitoli, attraverso i quali essa esprime il proprio punto di vista rispetto al loro contenuto, o fornisce una propria chiave di lettura, un commento personale, se a beneficio di se stessa, di Adriano o del lettore non è dato sapere. Partendo da questo presupposto, risulta dunque curioso notare come mentre Adriano si esprime in lingua francese, Marguerite parli invece in lingua latina, in una sorta di rovesciamento speculare dello strumento espressivo.
RispondiEliminaAnimula Vagula Blandula: (piccola anima smarrita e soave). Incipit di una poesia scritta dallo stesso Adriano e riportata su una lapide a Castel Sant'Angelo, edificato a Roma intorno al 123 d.C. come sepolcro per l'imperatore Adriano e la sua famiglia.
Varius Multiplex Multiformis: (eclettico, versatile e multiforme). Descrizione di Adriano tratta dall'Epitome De Caesaribus, opera anonima della fine del IV secolo.
Tellus Stabilita: (terra stabile) locuzione utilizzata dalla propaganda imperiale per indicare come durante il regno di Adriano il mondo fosse stabilizzato e reso tranquillo dalla politica di pace.
Saeculu aureum: (secolo d'oro) In riferimento all'antichità con Secolo d'Oro si indica il periodo che va dalla fine del I alla fine del II secolo (96-193), periodo cosiddetto degli imperatori adottivi in quanto caratterizzato da una successione non più dinastica, ma basata sui meriti dei singoli scelti dagli imperatori come loro successori. Fu un lungo periodo di buon governo, equilibrio politico e prosperità economica per l’Impero, epoca di pace, caratterizzata da un governo efficiente e da grande sicurezza interna.
Disciplina augusta: Nella mitologia romana, Disciplina era una divinità minore e la personificazione della disciplina, il cui culto si inaugurò proprio con l'avvento al potere di Adriano.
Patientia: Anche in questo caso (come per Tellus Stabilita e Disciplina Augusta) il titolo è un motto che l'imperatore fece coniare sulle sue monete. Rappresenta la sua ultima parola d'ordine, mentre le sue riflessioni sulla morte si fanno più pressanti all'avvicinarsi inesorabile di quest'ultima.
Trovo che l'opera meriti sicuramente almeno una seconda lettura, per meglio apprezzare la particolarità del punto di vista e la complessità dello sforzo narrativo; il merito principale dell'autrice è stato a mio avviso quello di saper affiancare ad un'ammirevole erudizione e accuratezza nello studio delle fonti la freschezza e la credibilità di una voce narrante che è allo stesso tempo quella di un grande imperatore ma anche quella di un formidabile, autentico, attualissimo essere umano.
la mia vera testimonianza di vita come ho ottenuto il mio lavoro
EliminaLavoravo con una grande azienda per 7 anni, ogni cosa si muoveva bene, non c'era alcun problema, fino a quando un giorno ho ricevuto una chiamata da mia moglie che mi diceva che mio figlio è in ospedale e ha bisogno che io sia lì immediatamente a causa del modo in cui lei ha detto che mi sono affrettato e sono arrivata all'ospedale veramente mia malattia era molto forte, è stato accontentato per 3 giorni, quando ho dovuto lavorare la mattina il mio capo era arrabbiato chiedendo perché ho lasciato il lavoro senza farglielo sapere, gli ho detto ogni cosa e, prima di andarmene, ho provato la mia linea boss ma non era raggiungibile gli ho detto tutto questo e ancora non riesce a credermi, da allora ho iniziato a avere problemi nel mio posto di lavoro, una mattina ero in ufficio ho ricevuto un sacco, sono stato licenziato senza una buona ragione, ma sapevo che tutto questo accadeva fin dal primo giorno, di mia malattia, ma mi ero già scusato per i miei errori ma non ha mai ascoltato, questo mi rende senza lavoro per sempre 4 mesi non ho mai cercato un altro lavoro perché amo il mio precedente lavoro e questo è il mio campo così ho deciso di cercare una soluzione, cercavo una soluzione spirituale per rendere il mio capo come me di nuovo e accettarmi indietro, è stato davvero difficile incontrare persone diverse e false che mi hanno truffato dei miei soldi e non mi dai quello che stavo cercando, fino a quando ho incontrato il dottor Bright, ho passato davvero un sacco di inferno, non so dove andare, ma quando ho incontrato il dottor Bright ogni cosa si rigira per sempre, tutti i miei problemi si trasformano in soluzione, quando l'ho contattato per la prima volta, gli ho inviato tutti i miei dettagli e la mia posizione in ufficio e gli ho inviato le spese per i materiali, perché voleva che acquistassi i materiali che dicevo che non posso conoscere quelli reali da usare, quindi lui ha comprato i materiali necessari per il lavoro di incantesimo e ha detto che dovrei dargli 12 ore che ogni cosa sarà fatta veramente parlando è stato come ogni cosa è andata, quando ho chiamato il mio capo solo poche parole ho detto, mi ha chiesto di riprendere il prossimo giorno lavorativo, quindi voglio ringraziare molto il dott. Bright per l'aiuto che mi ha dato e condividere è la testimonianza di tutti là fuori che quest'uomo è sinceramente un GRANDE CASO DI INCANTESIMI e un incantesimo potente che funziona molto velocemente ... puoi raggiungerlo e fargli sapere che io Peterson Rafael ti rimanda a lui ... VIA templeoflightandsolutions (@ ) G m a i l DOT com
NOOOOOOO!!!!! cosa è accaduto al mio commento???? ieri sera avevo scritto un post lunghissimo, ora non lo vedo più :((((
RispondiEliminaLara, era finito nello spam! L'ho prontamente recuperato ;)
RispondiEliminagrazie! ma... nello spam??? come mai? che strano, comunque grazie ancora - non che il lavoro fosse di qualità particolarmente elevata, il panorama internazionale della critica letteraria non ne avrebbe certo sentito la mancanza! però mi dispiaceva perderlo, mi ci ero applicata.
RispondiEliminaciao cari, purtroppo mercoledì non potrò essere con voi, mi dispiace moltissimo! ho inviato alla mail del colibrì alcune mie note sulla ragazza delle arance, in modo da prender parte in qualche modo alla discussione.
RispondiEliminaattendo gli aggiornamenti del blog! a presto!