Si è rivelato molto più complesso di quanto avevo pensato all'inizio. Quando ho finito, sono andata a rileggermi i primi due capitoli, e ho capito diverse cose che inizialmente mi erano sfuggite. Intanto ora mi è molto più chiaro il fatto che Oskar è un bambino profondamente traumatizzato, sia dalla perdita del padre che dall'evento in sè. A parte il fatto che si fa dei lividi quando si trova in situazioni di imbarazzo/difficoltà, ma anche la sua ostinazione a vestirsi sembre di bianco, oppure il fatto che la notte non riesce a dormire perchè il suo cervello fa continuamente "invenzioni", fa capire chiaramente che il bambino ha bisogno di un aiuto psicologico; e infatti fa visite periodiche da un medico che però non apprezza particolarmente... Inizialmente mi sembrava solo un tipetto stravagante, il classico bambino pedante e rompiscatole, e invece alla fine mi ha fatto una gran tenerezza.
Poi mi ha colpito il fatto che apparentemente sembra essere un bambino molto solo (non va a scuola e si aggira per la città da solo, o in compagnia di un anziano che di fatto non conosce, per suonare il campanello a perfetti sconosciuti), e invece non è solo per niente! Anzi, praticamente tutta la famiglia lo incoraggia e lo segue in questa sua ricerca, senza farglielo pesare, come se la ricerca di Oskar fosse un modo per mettere la parola fine a un dolore che parte da molto lontano, dalla Germania della Seconda Guerra Mondiale.
L'ho trovato molto bello. Senza contare che questo viaggio di Oskar, nato dall'esigenza di lenire un dolore, porta sollievo al dolore di altri.
E cosa ne pensate del fatto che, dopo la morte del padre, Oskar dice di aver sentito il bisogno di scrivere lettere? Come lo mettiamo in relazione col fatto che il nonno scriveva lettere al figlio che poi non gli spediva, oppure spediva buste vuote alla moglie? Oskar, a differenza del nonno, non solo scrive lettere, ma riceve anche inaspettate risposte!
Infine, cosa ne pensate del rapporto tra Thomas Schell/nonno e la nonna (che non viene mai chiamata per nome!): il loro era amore vero, o solo l'unione di due persone che cercano di superare un grosso trauma (il bombardamento di Dresda), nel ricordo dell'unica cosa che sembrano avere in comune, ovvero Anna?
Insomma, ne avremo da discutere! Intanto segnalo alcuni libri proposti da Dany per il prossimo mese:
IL SOFFIO DELL'ANIMA (Lippi Bruni Valentina);
STORIA DI NEVE (Mauro Corona);
DONNE CHE CORRONO CON I LUPI (Clarissa Pinkola Estes);
LA CUSTODE DI MIA SORELLA (Jody Picault)
A mercoledì!
Silvia
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